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Trentino. Fugatti: “abbatterei Jj4 domani mattina”. Lav, è la sua ossessione ucciderla

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AgenPress – “Il problema non è l’orsa, faccia la fine che deve fare. Io la abbatterei domani mattina se solo potessi e me lo lasciassero fare”, ha affermato il presidente della Provincia autonoma di Tento, Maurizio Fugatti. “Il problema sono i circa 70 orsi in eccesso che si trovano sul territorio rispetto al progetto originale. In Trentino ce ne sono oltre 100 e non si sono mossi nelle altre regioni”.

“Il problema è la convivenza che i trentini hanno con gli orsi”, ha sottolineato ancora il presidente trentino. “C’è un rischio per l’incolumità delle persone. Dalle istituzioni non mi aspetto che trovino un posto per Jj4, ma per gli orsi che sono in eccesso. Così si affronta il problema seriamente, altrimenti il progetto è destinato a fallire. Altrimenti salviamo Jj4 e nel 2030 saremo a 170 orsi e poi a 200, e poi conteremo le aggressioni”.

“Non è più accettabile l’equilibrio uomo e animale con i numeri che ci sono, o troviamo un posto dove spostare questi animali oppure si deve fare come fanno in tutto il mondo – ha concluso Fugatti -, dove gli orsi pericolosi li abbattono appena aggrediscono una persona e per quelli in eccesso si fa una selezione. Il Trentino non può snaturare le sue montagne e cambiare il suo approccio alla vita perché ci sono gli orsi”.

“Fugatti si ostina a invocare la morte dell’orsa JJ4 con una condanna che dovrebbe essere eseguita l’11 maggio ad opera dei veterinari dell’azienda sanitaria di Trento, dipendenti dello stesso presidente. È chiaro che quella di Fugatti è ormai un’ossessione volendo a tutti i costi uccidere l’orsa per poterla esibire come un macabro trofeo di fronte ai suoi accoliti”. A dirlo è la Lav (Lega AntiVivisezione) contestando nuovamente la seconda ordinanza di abbattimento firmata dal governatore del Trentino, sospesa appunto dal Tar fino all’11 maggio.

“Abbiamo già fornito indicazioni precise sui due rifugi che si sono resi disponibili da giorni a prendere in carico l’orsa – aggiunge la Lav -. Uno è in Germania, l’altro in Giordania. Attendiamo con fiducia l’esito del nostro ricorso al Tar con il quale speriamo di bloccare l’accanimento di Fugatti contro un’orsa che ormai non costituisce alcun pericolo e che se ci fosse affidata provvederemmo a trasferire in un rifugio all’estero a nostre spese”.



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