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Caldo: bruciate vaste aree del Mediterraneo

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AgenPress. Gli incendi hanno ucciso 34 persone in Algeria e costretto all’evacuazione di migliaia di turisti dall’isola greca di Rodi mentre un’intensa ondata di caldo estivo ha bruciato vaste aree del Mediterraneo.

Oggi un altro incendio ha causato la chiusura temporanea dell’aeroporto di Palermo, in Sicilia, mentre una tempesta notturna ha strappato i tetti e abbattuto alberi nel nord del Paese, uccidendo due persone.

Le condizioni meteorologiche estreme verificatesi in tutto il mese di luglio hanno causato il caos in tutto il pianeta, con temperature che hanno battuto i record in Cina, Stati Uniti ed Europa meridionale.

Il caldo, con temperature che superano i 40 gradi è ben al di sopra di quello che di solito attrae i turisti che affollano le spiagge dell’Europa meridionale. In alcune parti della Sicilia orientale, lunedì le temperature sono salite a 47,6, vicino al massimo record europeo di 48,8 gradi registrato sull’isola due anni fa.

Faceva ancora più caldo in Nord Africa, con temperature di 49 gradi registrate in alcune città della Tunisia.

Gli incendi divampati nell’isola di Rodi da una settimana hanno costretto le autorità greche a effettuare la più grande evacuazione mai intrapresa nel Paese, con oltre 20.000 persone costrette a lasciare case e alberghi.

Gli incendi assesteranno un duro colpo all’industria del turismo che è un pilastro dell’economia greca. Rappresenta il 18% del PIL della Grecia e un posto di lavoro su cinque, con una dipendenza dal turismo ancora maggiore su isole come Rodi.

Malta, un’altra delle principali destinazioni turistiche del Mediterraneo, ha subito una serie di interruzioni di corrente in tutto il paese, che hanno colpito il suo più grande ospedale, dopo un’ondata di caldo durata una settimana.

Gli scienziati hanno descritto il caldo estremo come un “killer silenzioso” che sta causando un pesante tributo ai poveri, agli anziani e alle persone con condizioni mediche esistenti.

Una ricerca pubblicata questo mese ha affermato che fino a 61.000 persone potrebbero essere morte nelle ondate di caldo soffocante in Europa la scorsa estate, suggerendo che gli sforzi di preparazione al caldo dei paesi stanno fallendo fatalmente.

Rispondendo ai danni causati dalla tempesta a Milano, il sindaco ha detto che la causa era chiara. “Ho vissuto 65 estati nella mia vita… e quello che sto vedendo ora non è normale, non possiamo più negarlo, il cambiamento climatico sta cambiando le nostre vite”, ha concluso Giuseppe Sala sui social.



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