AgenPress – “Vogliamo tutti la fine dell’orrore. Sì, vogliamo tutti la fine della guerra. Vogliamo la pace. Lo vuole soprattutto il popolo martoriato dell’Ucraina. Ma, signore e signori, questa pace deve essere una pace giusta. Una pace giusta, che non è solo l’assenza di guerra, Deve essere una pace a lungo termine e non solo una tregua nei combattimenti che permetta alla Russia di portare nuove truppe al fronte. Un cessate il fuoco da solo servirebbe solo alla Russia per consolidare la sua occupazione illegale dei territori ucraini”.
Lo ha detto il presidente della Repubblica Federale di Germania, Frank-Walter Steinmeier, nella sessione d’apertura dell’Incontro internazionale “L’audacia della pace” promosso a Berlino dalla Comunità di Sant’Egidio.
“Quando si potrà osare l’audacia della pace, la decisione spetterà all’Ucraina. Per questo è importante pensare insieme all’Ucraina, a livello politico, a come potrebbe essere una soluzione di pace. I colloqui di Copenaghen e Gedda hanno dimostrato quanto sia ampio il sostegno alla ricerca di una soluzione di pace. Sono stati un primo passo importante. Ogni piccolo progresso verso una pace giusta dà speranza agli ucraini. Ogni piccolo progresso dà speranza a noi e al mondo!”.
Secondo il presidente federale tedesco, “l’Ucraina sta combattendo per la sua integrità territoriale, per la sua libertà, per il suo futuro democratico in Europa. Il popolo ucraino si sta ribellando contro il furto e l’asservimento delle terre, contro le terribili ingiustizie, contro i crimini verso bambini indifesi, le donne, gli anziani, contro il terrore e la distruzione delle bombe”. In breve, “l’Ucraina sta combattendo per ciò che ogni Paese del mondo rivendica per sé – e che è un prerequisito per una pace giusta e duratura”.
“Putin ha la possibilità di ordinare al suo esercito di rientrare e porre fine a questa guerra. Se l’Ucraina smette di difendersi, sarà la fine dell’Ucraina. Ecco perché noi europei e anche noi tedeschi sosteniamo l’Ucraina, anche con le armi”.
“Il 24 febbraio 2022 è cambiato tutto. Con il suo attacco distruttivo, Putin vuole annientare i valori su cui si fonda la nostra comune Europa: la validità del diritto internazionale, il riconoscimento delle frontiere, la coesistenza pacifica di tutti i popoli in libertà su questo continente”. “Credo che per noi europei opporsi a questa aggressione sia una conseguenza delle lezioni apprese dalla catastrofe della Seconda guerra mondiale. Questa lezione è: ‘Mai più!’ Quanto voi, le chiese e le comunità religiose, quanto noi tutti abbiamo sperato e lavorato affinché una guerra del genere non si ripetesse. Che il nostro continente non ricadesse nuovamente in un’epoca di aggressioni, odio e sofferenza. Ma è esattamente quello che è successo”.